si rischia di essere etichettati come fricchettoni quando si dice di avere malinconia per l'india..."anche tu vittima del fascino indiano?", mi sento chiedere...ebbene sì, anch'io vittima di questo mondo così magico e sapiente nella sua povertà.
mi sveglo alla mattina e lo penso...poi mi faccio il caffè della mattina, inizio a pensare a tutte le occupazioni spesso poco piacevoli che mi aspettano...e mi intristisco un pò perchè mi sembra tutto così superfluo in confronto all'essenziale che ho visto e vissuto là.
ma sono brava, ho sempre più la faccia della perfetta adattata al sistema, tengo questa faccia per non farmi porre domande assurde...
bella l'india, con la sua povertà, il suo disordine, la sua sporcizia, le sue ingiustizie...carica, stracarica però di senso della vita...
tuc-tuc indiani

mischiarsi con il mondo
lunedì 25 febbraio 2008
martedì 5 febbraio 2008
sabato 2 febbraio 2008
INCREDIBILE INDIA
rientro ieri notte. ancora molto stordimento dal lungo viaggio e dal fuso. ma gia' riemergono mille emozioni e pensieri che questa india, quale cassa di risonanza, ha fatto esplodere dentro me.
ho visto l'altro mondo, viaggiando per 3 settimane su pulman, taxi, treni, tuc-tuc indiani, guidati da uomini senza scarpe ma pieni di sorrisi.
sara' uno di quei viaggi che faro' fatica a smaltire, tanto sono numerose le cose viste, le emozioni vissute, gli sgardi incrociati, la passione provata per questa terra.
di base c'e' la gioia di essere tra quei fortunati che osano togliersi i pesanti vestiti del mondo occidentale, indossare per settimane la solita maglietta e il solito paio di jeans, e immergersi in un altro mondo, rimandendo pur sempre occidentali. ma che bello confondersi con i loro sgardi, la loro serenita', la loro poverta', il loro disordine, la loro pacatezza, la loro follia, i sorrisi, la gioia....
incredibile india, terra di profondissime contraddizioni, con gente che vive e muore per strada e palazzi ipermoderni, il tutto il un apparente equilibrio che sembra funzionare.
agli occhi di un occidentale tutto cio' sembra impossibile, a tratti folle, e invece loro, un miliardo di persone, che credono che ovunque ci sia Dio, ci lasceranno indietro, pieni di voglia di fare e strafare, e continuare a sorridere, anche se hanno solo un paio di infradito o forse neppure quello, con cui camminare e camminare verso un futuro che immaginano e ricercano migliore.
e noi sulle nostre macchine perfette...
la percezione camminando in una citta' indiana e' che l'occidente verra' fagocitato da questo sistema cosi' dinamico, e la smettera' di pensare volente o nolente che noi siamo il centro del mondo ed e' il nostro sistema quello a cui i paesi piu' poveri devono direzionarsi...invece loro ne stanno inventanto uno diverso, pieno di contraddizioni, ma diverso....e noi a guardare....
il loro caos creativo e collaborativo mi e' piaciuto tanto, lontano dalle stantie regole perbeniste di convivenza dell'occidente, dove non si capisce come ma tutti corrono freneticamente sorridendosi l'un l'altro, spontaneamente,e pregando Dio in tutte le manifestazioni del creato, a tutte le ore del giorno e della notte, allegri e chiassosi e vivaci.
INCREDIBILE INDIA
ho visto l'altro mondo, viaggiando per 3 settimane su pulman, taxi, treni, tuc-tuc indiani, guidati da uomini senza scarpe ma pieni di sorrisi.
sara' uno di quei viaggi che faro' fatica a smaltire, tanto sono numerose le cose viste, le emozioni vissute, gli sgardi incrociati, la passione provata per questa terra.
di base c'e' la gioia di essere tra quei fortunati che osano togliersi i pesanti vestiti del mondo occidentale, indossare per settimane la solita maglietta e il solito paio di jeans, e immergersi in un altro mondo, rimandendo pur sempre occidentali. ma che bello confondersi con i loro sgardi, la loro serenita', la loro poverta', il loro disordine, la loro pacatezza, la loro follia, i sorrisi, la gioia....
incredibile india, terra di profondissime contraddizioni, con gente che vive e muore per strada e palazzi ipermoderni, il tutto il un apparente equilibrio che sembra funzionare.
agli occhi di un occidentale tutto cio' sembra impossibile, a tratti folle, e invece loro, un miliardo di persone, che credono che ovunque ci sia Dio, ci lasceranno indietro, pieni di voglia di fare e strafare, e continuare a sorridere, anche se hanno solo un paio di infradito o forse neppure quello, con cui camminare e camminare verso un futuro che immaginano e ricercano migliore.
e noi sulle nostre macchine perfette...
la percezione camminando in una citta' indiana e' che l'occidente verra' fagocitato da questo sistema cosi' dinamico, e la smettera' di pensare volente o nolente che noi siamo il centro del mondo ed e' il nostro sistema quello a cui i paesi piu' poveri devono direzionarsi...invece loro ne stanno inventanto uno diverso, pieno di contraddizioni, ma diverso....e noi a guardare....
il loro caos creativo e collaborativo mi e' piaciuto tanto, lontano dalle stantie regole perbeniste di convivenza dell'occidente, dove non si capisce come ma tutti corrono freneticamente sorridendosi l'un l'altro, spontaneamente,e pregando Dio in tutte le manifestazioni del creato, a tutte le ore del giorno e della notte, allegri e chiassosi e vivaci.
INCREDIBILE INDIA
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